La portata degli incendi che durante questa caldissima stagione estiva hanno distrutto una vasta area di macchia mediterranea del basso Jonio consentino è stata devastante.
A livello regionale, come si evince dai dati reperibili, la situazione è ancora più grave: dal 1 giugno al 28 agosto ci sono stati quasi ottomila incendi con un incremento medio del 70% rispetto agli anni passati.
A nostro parere le istituzioni, tutte, hanno sottovalutato la problematica e non hanno messo in campo quelle azioni valide a fronteggiare questa emergenza che ha causato danni ingenti al territorio e alle persone colpite; anche l’accorpamento del Corpo Forestale con l’Arma dei Carabinieri, potrebbe avere avuto un peso poiché le tante professionalità della Forestale si siano forse ritrovate, in questo passaggio di consegne, in un momento di difficoltà nell’operatività e nella gestione delle emergenze.
Ci auguriamo che passata l’emergenza non cada tutto nel dimenticatoio fino a quando non si ripresenta di nuovo il problema, apprezziamo pertanto l’impegno preso dall’Assessore Regionale Franco ROSSI circa la richiesta al Presidente Mario Oliverio di istituire un proprio gruppo di lavoro che vedrà coinvolti gli assessorati regionali, la Protezione Civile e l’Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dei Carabinieri per dare finalmente attuazione concreta a quanto previsto dalla Legge 21 novembre 2000, n. 353 “Legge-quadro in materia di incendi boschivi”.
Riteniamo utile anche la proposta di un protocollo di intesa con i Comuni colpiti dagli incendi estivi.
In merito alla recente proposta di legge regionale presentata dal consigliere BEVACQUA rappresenta un punto di partenza – e non di arrivo – per colmare un vuoto legislativo di ben 17 anni, a nostro avviso, andrebbe così integrata:
1- dal 15 giugno al 15 settembre di ogni anno gli operai idraulico forestali, devono essere utilizzati per controllare il territorio, mediante pattugliamento del territorio con l’utilizzo dei mezzi in dotazione alla protezione civile, e dotarli anche di apparecchiature ricetrasmittenti e di binocoli;
2- sottoscrivere con le associazioni ambientaliste dei protocolli operativi al fine di tutelare il patrimonio boschivo dell’intera regione.
Il circolo Legambiente Nicà di Scala Coeli, sin rende disponibile al confronto con il Presidente della Commissione Ambiente della Regione Calabria On. Domenico BEVACQUA, per valutare eventuali azioni di sensibilizzazione e di informazione nel territorio.
Scala Coeli 13 settembre 2017
Il circolo Legambiente Nicà