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CARIATI – NEGATO ANCORA IL DIRITTO ALLA SALUTE

I Comitati che occupano da cinque mesi l’ex ospedale contestano l’atto aziendale Asp e attendono azioni eclatanti dagli amministratori, già da domani

di Maria Scorpiniti (da “Il Quotidiano del Sud” dell’11 aprile 2021)

CARIATI – I comitati Uniti nella Speranza e Le Lampare, che da circa cinque mesi occupano il “Vittorio Cosentino” di Cariati,esprimono totale dissenso e preoccupazione per l’atto aziendale pubblicato l’8 aprile scorso dall’Asp di Cosenza, guidata dalcommissario Vincenzo La Regina. In tale atto, sottolineano i Comitati, al territorio del Basso Jonio cosentino viene nuovamente negato il diritto alla salute poiché non si prevede la riapertura dell’ospedale, ma si conferma la Casa della Salute, nonostante i criteri vigenti riferiti alle zone disagiate come può essere il comprensorio di Cariati.

«Una decisione inconcepibile e criminale – affermano – soprattutto in un momento in cui tutti i posti letto degli ospedali di Rossano, Cosenza e Crotone sono adibiti a Covid e i presidi sanitari stanno esplodendo, precludendo l’accesso per qualsiasi altra patologia o attività ambulatoriale e per gli altri bisogni sanitari della popolazione».

I Comitati chiedono, pertanto, alle istituzioni locali di respingere con determinazione l’atto aziendale Asp, insieme alle linee guida del commissario ad acta regionale Guido Longo che confermano, anche queste, la Casa della Salute. Se ciò non avverrà, dicono, l’ospedale di Cariati non potrà mai riaprire, nonostante tutti riconoscano che vada aperto e subito. «A questo punto i cittadini si aspettano degli atti eclatanti da parte degli amministratori locali – affermano gli attivisti – a partire dal sindaco di Corigliano – Rossano Flavio Stasi, presidente della Conferenza dei Sindaci, e dalla sindaca di Cariati, Filomena Greco». Ma anche gli altri Primi cittadini del territorio devono prendere posizione – continuano – mettendo in atto le affermazioni delle settimane scorse, in cui minacciavano a chiare lettere le dimissioni; è il momento di dire basta – incalzano – e di non farsi più calpestare la testa.

Intanto, sul fronte del potenziamento dei servizi esistenti nell’ex ospedale, promesso dal commissario La Regina, arriva una buona notizia: a partire da domani, lunedì 12 aprile, nel Laboratorio analisi di Cariati (declassato a Punto Prelievi) rientra in servizio un medico in pensione, il dottor Cataldo Formaro, che affiancherà l’unico tecnico e gli infermieri. Con un’unità in più, il Laboratoriopotrà offrire un supporto maggiore ai sanitari del Punto di Primo Intervento, in cui ogni anno si registra un elevato numero di accessi. Il medico cariatese aveva comunicato da tempo la sua disponibilità e l’opportunità è arrivata nei giorni scorsi, da un avviso pubblico con cui l’Asp cercava specialisti medici per il conferimento immediato di incarichi libero professionali. Il dottor Formaro, inoltre, dall’inizio della pandemia è stato sempre presente alle iniziative di mobilitazione messe a punto dai Comitati e dai cittadini. 

Un altro traguardo raggiunto, affermano i rappresentanti delle Lampare e di Uniti nella Speranza, dopo l’assunzione, nei mesi scorsi, dei tre Operatori Socio Sanitari a tempo indeterminato per la Rsa medicalizzata. Con la stessa procedura, ora si attende la nomina del medico radiologo (anche il dottor Giuseppe Ferraro, medico radiologo in pensione, da tempo ha comunicato all’Asp la sua disponibilità), per poter riattivare le prestazioni ambulatoriali e gli screening di prevenzione, come le mammografie, bloccati da circa un anno. 

I Comitati, tuttavia, ricordano al commissario La Regina che, in base agli impegni presi con i cittadini e le istituzioni, per un adeguato funzionamento dei servizi esistenti a Cariati mancano ancora all’appello gli infermieri per l’Adi; un nuovo ecografo per l’ambulatorio di Cardiologia; i fisioterapisti a supporto della Rsa; gli specialisti per l’ambulatorio di Diabetologia e Ortopedia.