Giovedì 10 Dicembre, Giornata Mondiale dei Diritti Umani, quale migliore occasione per un incontro Speciale?
Così il Liceo Scientifico di Cariati, incontra di nuovo Capitano Ultimo, persona disponibile all’incontro e al dialogo con i ragazzi.
L’evento è stato ideato dalla professoressa Alessandra Curcio e ha visto come protagonisti gli alunni delle classi terza, quarte e quinta, le quali grazie ad un progetto che aspirava ad un percorso di legalità improntato sulla solidarietà, sui diritti umani, ha fatto sì che tale evento ne fosse una forte Testimonianza.
Il Dirigente Scolastico dell’IIS Cariati, prof.ssa Sara Giulia Aiello, sottolinea che è importante affrontare talitematiche, affinché attraverso una formazione incentrata sui valori della solidarietà, della pace e dell’eliminazione di ogni forma di discriminazione, guidi gli alunni e li motivi nel diventare protagonisti della ripresa sociale e politica del paese.
Le classi hanno dato il benvenuto al Capitano e all’Associazione “Volontari Capitano Ultimo”, da lui fondata, con la presentazione della Locandina e di un video da loro realizzati.
L’incontro si è svolto sotto un profilo più che formale umano, affinché sposasse al meglio l’intento del progetto.
E’ Presente all’incontro anche Padre Vento, Referente Regionale dell’Associazione, che ne ha raccontato la storia e gli obiettivi. Lo stesso ha sottolineato che “ogni volontario è motivato a farne parte perché abitato da unforte senso di solidarietà e da un forte senso di lotta per la sopravvivenza dei più deboli, degli emarginati, senza nessun scopo di lucro”.
Si apre così il dialogo con il Capitano, che si presentacon il volto coperto, a ricordarci che, non è nessuno e che ognuno di noi nel suo piccolo è chiamato ad essere il Capitano Ultimo. Si presenta umile, con occhi lucidi e ardenti, che esprimono la sua autenticità e il suo animo altruistico fino alla donazione estrema attraverso le sue azioni quotidiane. Riesce a farsi capire e ad arrivare dritto al cuore degli studenti i quali, durante i minuti che scorrono pongono domande come: Cos’è l’uguaglianza, cos’è la fratellanza, cosa ha spinto un Uomo che ha arrestato un famigerato malavitoso come Riina ad interessarsi degli Ultimi tanto da fondare una Casa Famiglia, Cosa è il coraggio?
Le risposte sono state chiare, tanto da far capire che se manca l’Uguaglianza e la fratellanza c’è il predominio, l’abbandono, l’illegalità, la prepotenza. La Violenza è indifferenza. Il coraggio è agire con amore. E per amore s’intende puro dono di sé agli altri.
Ruolo importante ha la famiglia, cellula in cui si ritrovano le prime forme d’amore ed oggi come non mai, deve essere rivendicata. Da qui, si lancia la sfida a partire da essa, per poi essere allargata ad una forma più universale. Per analizzare e decidere sui problemi sociali che affliggono l’umanità che è, e deve essere poi, considerata la grande famiglia. Alla domanda di una studentessa: “come si fa a fare del bene, in un mondo dove sembra esserci molto più male” il Capitano ha risposto: “Come si fa a fare del male dove invece regna il bene, l’amore? Sono loro, chi fa del male, ad esserefuori posto”.
Con questo spirito, un combattente, un soldato, un carabiniere affronta la società, ed Ultimo è questo. I suoi volontari cercano di essere questo. Accompagnati da questi ideali e da queste certezze si aprono case famigliee associazioni che affrontano giorno per giorno la vita,per impedire che ci siano persone sole, abbandonate sulle panchine, rassegnate ad essere nulla a causa di un sistema sociale politico che li ghettizza e li etichetta come emarginati, gente che non ha nulla da dire, gente che non è nulla, quindi non conta.
Gli alunni ed i docenti intervenuti sono rimasti entusiasti e commossi dalla testimonianza di vita presentata dal Capitano “figura esemplare per noi giovani” ha affermato uno studente “in un mondo in cui sembra non ci sia spazio per gli ideali di fratellanza, amore e giustizia”.
Prof.ssa Alessandra Curcio