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CARIATI, I SINDACI DEL BASSO IONIO E DEL CROTONESE CHIEDONO LA RIAPERTURA DELL’ OSPEDALE

Consiglio aperto per il diritto alla salute: “Dopo Praia, Cariati”. Il gruppo Igreco offre 100 mila euro per contribuire all’apertura della struttura.

Di Maria Scorpiniti

CARIATI – Riapertura dell’ospedale “Vittorio Cosentino” e reinserimento nella rete sanitaria pubblica regionale, utilizzo dei 9 milioni di euro stanziati per la Casa della Salute, un Pronto Soccorso efficiente, no alla collocazione dell’archivio dell’Asp nella struttura cariatese.

Sono i punti principali della bozza, discussa e approvata con le opportune integrazioni nel corso del consiglio comunale aperto del 3 agosto scorso, tenutosi alla presenza dei sindaci del Basso Ionio cosentino e dell’Alto Crotonese su un unico punto all’ordine del giorno: la situazione sanitaria locale. Ad illustrarla, nel piazzale dell’ex ospedale, l’assessore comunale alla sanità Maria Elena Ciccopiedi che, dopo aver fatto la cronistoria della lenta agonia del nosocomio cittadino, ha elencato le conseguenze di una chiusura “inaccettabile”, che ha prodotto un aumento dell’emigrazione sanitaria in un territorio già carente di servizi e infrastrutture. Il documento prevede anche la costituzione di un pool di esperti volontari che dovranno supportare i sindaci e seguire le varie fasi della vicenda.

«È difficile riaprire una struttura, chiusa in nome dell’apertura del nuovo ospedale della Sibaritide, non ancora avvenuta – ha esordito a Cariati il consigliere regionale Giuseppe Graziano – in Calabria abbiamo un piano di rientro che non guarda ai servizi, ma ai fattori economici e un commissariamento che dura da sette anni; la sanità – ha concluso – deve ritornare alla politica, a quella politica che dice no alle clientele; voi sindaci siete la vera forza del territorio e io sono con voi». Anche Maria Josè Caligiuri, responsabile regionale Dipartimento Diritti Umani, ha invitato a fare fronte comune, auspicando la fine del commissariamento e più attenzione alle politiche della disabilità. Dello stesso tono l’intervento del capogruppo di minoranza Pd, Caterina Agazio, che ha ricordato in proposito la posizione di Renzi a Diamante, mentre per il consigliere Trento la questione va portata avanti dall’assemblea dei sindaci, “senza primogeniture”.

Secondo il capogruppo di Cariati Pulita, Assunta Scorpiniti, per riavere l’ospedale pubblico bisogna partire dalla recente sentenza che ha riaperto l’ospedale di Praia a Mare, destinato come Cariati ad essere riconvertito in Casa della Salute; bisogna anche spingere l’Asp di Cosenza, ha detto, ad approvare il nuovo atto aziendale.

Concretezza e operatività sono state chieste a gran voce dal sindaco di Mandatoriccio Angelo Donnici, che ha chiamato a raccolta i sindaci presenti per mettere fine “all’uccisione di un intero territorio”. Sono intervenuti al dibattito diversi primi cittadini, o loro delegati, tra cui Santoro di Terravecchia, Nigro di Pietrapaola, Madeo di Paludi, Chiarello di Campana, Paletta di Cirò, Benvenuto di Bocchigliero, Mauro di Rossano, Abenante di Umbriatico, Matalone di Scala Coeli, Boccuti di Cropalati, Gallello di Cirò Marina, Greco di Crosia, Marino di Cariati.

Ha preso la parola anche Daniela Mancuso dell’Aidmo, che ha testimoniato la sua esperienza nella malattia. Alla fine Saverio Greco, in rappresentanza di Confindustria Sanità della provincia di Cosenza, è intervenuto asserendo di aver contattato il commissario regionale alla sanità Massimo Scura, che “si è mostrato disponibile a inserire Cariati nella rete ospedaliera regionale”. Ora, ha detto, bisogna mandare il documento che chiede la riapertura del Cosentino, firmato dai sindaci, al Governatore Oliverio, al commissario Scura e al ministro della salute Lorenzin. «A settembre sarete convocati a Roma – ha annunciato rivolto ai sindaci – dove chiederete al ministro tempi certi e magari di utilizzare i 9 milioni della Casa della Salute per avviare i lavori di riapertura dell’ospedale – ha concluso Saverio Greco – come Confindustria faremo la nostra parte e come gruppo IGreco – ha proclamato – metto subito a disposizione 100 mila euro per l’avvio del ripristino della struttura».

La sintesi del Consiglio è stata affidata al sindaco di Cariati Filomena Greco, che ha richiamato tutti a convergere sul documento redatto in base ai suggerimenti dei sindaci affinché, in tempi brevi, possa riaprire il ‘Cosentino’, anche se la battaglia, ha detto, sarà dura. L’uscita di Saverio Greco ha provocato, però, le rimostranze della minoranza che ha visto sminuire di valore le alte finalità del consiglio aperto, oltre che la coesione sul problema e il ruolo istituzionale degli amministratori presenti.