Si è appena conclusa la mostra dello scultore Sergio Cimbali che si è tenuta in occasione della XIX Assemblea dei circoli di Legambiente a Rispescia, in provincia di Grosseto.
Le sue sculture sono state molto apprezzate dai numerosi partecipanti all’Assemblea. L’esposizione si è tenuta presso il Girasole- Festambiente di Rispecia nel circolo di educazione ambientale.
L’Assemblea dei circoli rappresenta un’occasione di crescita per i soci, ma anche un momento per condividere esperienze e prospettive future. Quest’anno sono moltissimi i temi affrontati: dalla sfida della riqualificazione ambientale e sociale per accelerare la rivoluzione climatica all’economia circolare, passando per agricoltura sostenibile, riforma del terzo settore, Europa, ambiente e salute, economia civile con focus sulle storie da raccontare e da imparare di un’Italia che reagisce all’ondata di razzismo e di odio e che guarda davvero al futuro.
Durante la serata di giorno 16 è stata presentata la mostra dal Direttore generale di Legambiente Giorgio Zambetti e da Amedeo Fusco, alla presenza di Sergio Cimbali, del presidente di Legambiente Stefano Ciafani e di tutti i rappresentanti dei circoli di tutta Italia.
La mostra è stata segnalata da Nicola Abruzzese, presidente del circolo Nicà . Inizia la presentazione Giorgio Zambetti dicendo che questa mostra è perfettamente in tema con quello su cui stanno lavorando perché racconta l’economia circolare, anche se la racconta in modo diverso rispetto a come Legambiente e suoi circoli sono abituati a narrarla nei loro incontri.
Infatti, lo scultore usa l’arte, recuperando materiali ed oggetti per poi trasformarli in sculture. Successivamente, è intervenuto anche il curatore della mostra: Amedeo Fusco che ha raccontato del suo primo incontro con le opere di Cimbali, allorché in tournée con uno spettacolo teatrale in Sicilia chiese ad un suo amico di allestire una mostra nella hall del teatro.
Racconta dello stupore che le opere dell’artista suscitarono allora in lui e che continuano a suscitare non solo in lui, ma anche in tutti coloro che le ammirano. Ecco da dove nasce la definizione “Scultore dello stupore” che Amedeo Fusco ha coniato per le sculture di Cimbali. Ed ecco che da una sedia rotta nasce una scultura di due mani che suonano un contrabbasso, che da due ruote d’auto trovate in un fiume nasce un busto di un uomo e da un’aspirapolvere rotto uno squalo. Sergio Cimbali ha da sempre fatto parte del Centro di Aggregazione Culturale e contribuisce con le sue opere ai vari eventi che vengono organizzati da Amedeo Fusco, ideatore del centro e curatore d’arte. Così come detto durante la presentazione dallo stesso Fusco, sono in programma altri eventi che coinvolgeranno le opere di Sergio Cimbali. La mostra è stata sponsorizzata da Ecodep, azienda che si occupa della gestione di rifiuti pericolosi e non, che presta particolare attenzione alla tutela dell’ambiente. Dall’ingegno di Cimbali nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Tania Laganà