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Porta il nome di una giovane Calopezzatese il numero online del Giornale “ Science Translational Medicine”

Maria è oramai da diversi anni a Londra dove svolge quotidianamente il suo lavoro presso l ‘University College London come ricercatrice…
Due anni fa ha già fatto parlare di se per la scoperta realizzata con i suoi colleghi. Si tratta di FKBP51, la proteina dello stress: si è scoperto, infatti, che isolandola si può ridurre il dolore cronico.
Tanti sono stati i traguardi che in questi anni hanno visto il nome della Giovane Maria Maiarù in giro per il mondo, l’ultimo nella giornata del 18 Luglio sul Giornale online “Science Translational Medicine” con una nuova scoperta:
La boxe del dolore con il botox, il potenziale per prevedere le risposte all’anti-Ctla-4, un promettente trattamento di vitiligine, e molto altro!
La dott.ssa Maria Maiarù, ricercatrice e autore principale della ricerca ha spiegato: “Derm-BOT con successo silenzia i neuroni senza indurre morte cellulare, producendo un effetto che si protrae nel tempo e riducendo la sensitività dolorosa. Quando la dermorfina si lega al recettore per gli oppioidi, che si trova sulla superfice dei neuroni, il composto viene internalizzato all’interno della cellula, dove il botulino può esercitare la sua funzione, bloccando il rilascio dei neurotrasmettitori e quindi silenziando il neurone stesso. Questi neuroni”, conclude la dott.ssa Maiarù’ “vengono dunque selettivamente silenziati senza essere uccisi producendo sollievo dal dolore.”
La singola somministrazione è difatti sufficiente a ridurre per almeno un mese il dolore causato da un’infiammazione o da un danno ai nervi. La dott/ssa Maiaru’ spera di continuare la ricerca con l’obiettivo di portare al più presto questi risultati nella pratica clinica.