COMUNICATO STAMPA
Il freddo e il rischio pioggia non hanno fermato i cariatesi, che ieri numerosissimi sono scesi in strada per ascoltare il comizio di apertura della campagna elettorale organizzato da l’Alternativa.
«Due anni fa è iniziata qui la nostra avventura. Oggi, con lo stesso tempo, inizia la nuova campagna elettorale. L’Alternativa c’è, anche se qualcuno pensava di no – ha detto dal palco Nicola Agazio, coordinatore del movimento – . La nostra città finalmente aveva iniziato a cambiare percorso. E voglio ringraziare per questo il popolo de l’Alternativa e chi l’ha rappresentata con coerenza ed onestà: Francesco Cicciù, Maria Elena Ciccopiedi, Sergio Salvati, Antonio Arcuri. Loro hanno dimostrato che si può amministrare con coerenza ed onestà. Grazie a Achiropita Paturzi, Ines Scalioti e Pino Greco, che hanno dato prova di lealtà, testimoniando che la lealtà è un valore. E poi grazie a Filomena per quello che ha fatto e per quello che farà da futuro sindaco di Cariati».
Sul palco anche Giulia Frontera, donna de l’Alternativa, che ha sottolineato: «La svolta c’era stata ed era partita bene. Ora chiedo a tutti voi di fare in modo che quel percorso di rinnovamento continui. Filomena è stata il sindaco di tutti e non solo di chi l’ha eletta. Sfido ognuno di voi a ricordarsi un altro sindaco che, negli ultimi vent’anni, ha fatto lo stesso a Cariati. Sono stati mesi pesanti, ma sono passati. Ora si ricomincia più forti di prima. E vorrei condividere con voi un pensiero, una frase di Madre Teresa di Calcutta: “Non possiamo fare grandi cose sulla Terra, ma piccole cose con cuore”».
Da parte sua, Antonio Trento ha ringraziato tutti i presenti che partecipando alla vita politica di Cariati dimostrano di avere a cuore la propria città e rifiutano un atteggiamento antipolitico: «Molti aspettano che qualcun’altro faccia le cose al posto loro. Voi dimostrate che invece c’è ancora speranza, c’è ancora la voglia di partecipare». Poi ha aggiunto: «Quando Filomena si è insediata mi chiedevo se, nonostante le buonissime intenzioni e la tanta energia di questa donna, ce l’avrebbe fatta. Nel corso della mia vita, ho visto in tanti salire a palazzo Venneri pieni di entusiasmo e di voglia di fare, per poi abbandonare i progetti di fronte alle difficoltà e adagiarsi sulle sedie. Filomena, devo dire con mia sorpresa, non ha mai perso la determinazione. Ogni volta che salivo a trovarla, lei continuava ad avere nonostante tutto una grinta eccezionale. Quella guidata da lei è stata un’amministrazione straordinaria e fattiva, forse anche perché ha visto al proprio interno tante donne».
L’ultimo intervento prima di quello della candidata a sindaco, è stato di Maria Rosaria Bernardi, che ha detto: «Cariati è una piccola grande comunità, all’interno della quale si conoscono persone e si sa come agiscono. Si sa, ad esempio, che quelli realizzati dall’amministrazione Greco sono stati fatti e non parole. Filomena e i nostri compagni di viaggio hanno costruito tantissimo. Sono stati mantenuti gli impegni. Il percorso deve continuare per il bene nostro e delle future generazioni».
«La cosa più bella di stasera è di vedere i bambini sul palco – ha esordito Filomena Greco – . I palloncini, lo dico per chi sperava che non ci fossero, ci sono, c’erano e ci saranno. Perché la speranza e l’allegria non ce la porta via nessuno: siamo determinati a dare un futuro ai nostri figli. Che sono la generazione di domani, ma che avranno opportunità di vivere bene e con dignità solo se noi oggi prepariamo per loro le condizioni migliori. Oggi mi avete accolta con tanti abbracci e tante parole d’affetto. E questo mi emoziona e mi convince ancora di più che andare avanti insieme è doveroso, oltre che necessario».
Poi ha detto: «Ancora non abbiamo capito perché l’amministrazione è caduta: chi lo ha permesso non ha saputo dirlo con chiarezza. Ma stasera non siamo qui per fare polemiche. Voglio solo dire che chi pensa di mettere fine a un progetto capace di cambiare e rilanciare Cariati si sbaglia: noi non ci arrendiamo e andiamo avanti. Sì, non volevo ricandidarmi all’inizio: la delusione è stata tanta. Ma i messaggi di incoraggiamento, il calore di tutti voi e la convinzione che le cose possono essere migliori con il lavoro concreto e continuativo mi hanno convinta».
La candidata a sindaco ha poi illustrato i risultati raggiunti nei diciotto mesi di governo e tutti i finanziamenti ottenuti, ma anche quelli richiesti e ancora da assegnare perché gli iter burocratici sono in corso.
«La raccolta differenziata – ha spiegato – è stato solo l’intervento più evidente. Oltre a diversi fondi ottenuti, alcuni anche da milioni di euro, grazie a progetti ben fatti e alla costanza con cui abbiamo lavorato per ottenerli, c’è altro. Ci sono, ad esempio, i rapporti riallacciati con le altre istituzioni. Cariati un tempo era una città al centro della vita politica calabrese e cosentina. Un ruolo perso negli ultimi decenni, che noi avevamo recuperato.
Non solo. L’esperienza che come Alternativa abbiamo fatto di riuscire a riunire moltissime donne, che sono state e sono protagoniste della vita politica e continuano a voler partecipare attivamente al dibattito politico, è stata conosciuta in molti posti. Ci hanno chiesto come abbiamo fatto. Ma è stato semplice: ascoltandole e decidendo con loro. Decidendo con tutti. La partecipazione è stata il motore di tutto il nostro percorso. Ed è stata l’emozione più forte nella mia esperienza politica. Voglio continuare per questo a portare avanti il progetto nostro, nostro cioè di tutti i cittadini, con cui l’abbiamo scritto due anni fa. Ora abbiamo anche più esperienza. Torneremo a riunirci nei quartieri, a scrivere con voi gli aggiornamenti al programma e poi faremo in modo di attuarlo per rendere il posto in cui viviamo un posto in cui si vive ancora meglio. Si vive e non più si sopravvive o si scappa».