“Terra, solchi di verità e giustizia”, questo l’evento, tenuto il 21 Marzo scorso al Cinema Teatro di Cariati in occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, che ha visto protagoniste le vincitrici del progetto Légalité, alunne del Patrizi di Cariati.
A Elena Tranquillo e Michela Salatino infatti è toccato l’importante compito di presentare e coordinare i vari interventi degli ospiti che via via si sono avvicendati, compito che le due liceali hanno svolto con garbo e serietà, nonostante la difficile tematica trattata: le studentesse, infatti, hanno intervistato gli ospiti e introdotto le performance dei loro coetanei, alunni dell’ITI e delle scuole medie di Cariati, con un fare risoluto e sicuro, non comune in giovani della loro età.
Ad affiancare le due ragazze sul palco, anche le altre due liceali del Patrizi vincitrici del progetto Légalité, Federica Critelli e Antonietta Fazio, che hanno presentato il video “Frangar, non flecatar”. “Mi spezzerò, non mi piegherò” ,con il quale hanno vinto il viaggio a Palma de Mallorca che ha permesso loro di fare esperienza di scambio di buone prassi e di confrontarsi con i coetanei spagnoli, su una tematica importante qual è quella della legalità.
Alla manifestazione presenti anche una rappresentanza dell’ITA Vittorio Emanuele II di Catanzaro sede di Gizzeria, che ha presentato il video, La legge della droga, con il quale anche questo istituto ha partecipato al progetto Legalitè.
Durante la manifestazione, che tra gli altri ha visto la partecipazione significativa del comandante della stazione dei Carabinieri del territorio, Nicodemo Leone e del parroco don Mosè Cariati, sono anche intervenuti Antonio Arcuri e Filomena Greco, rispettivamente assessore e sindaca del Comune di Cariati quando è stato proposto alle scuole il progetto Legalitè: quest’ultima ha inoltre consegnato gli attestati di merito alle ragazze vincitrici.
Molto apprezzati, dal numeroso pubblico presente in sala, gli interventi di tutti gli ospiti che si sono avvicendati, dai quali in generale è emerso che nonostante l’evidente crisi della legalità che vige nel nostro Paese, essendo venuto meno molte volte il sistema dei valori e il senso etico, i giovani rappresentano ancora una speranza di rinascita: i giovani che nel loro percorso formativo hanno bisogno oltre che di essere guidati, anche e soprattutto di esempi, perché ascoltano più volentieri i testimoni che vivono gli ideali sulla propria pelle, piuttosto che i maestri che indicano loro un ideale da seguire.
“Ben vengano dunque manifestazioni di questo tipo” – sostiene la Dirigente Campana assente alla manifestazione per impegni precedentemente assunti- perché la scuola non può limitarsi a diffondere solo i principi della conoscenza, del sapere, tralasciando il contesto ambientale con cui gli studenti sono chiamati ad interagire; piuttosto è importante stabilire un connubio tra chi produce formazione, cultura e chi produce legalità, con partecipazione ad iniziative, incontri, confronti che facciano sentire i ragazzi soggetti e non oggetti emarginati di questa società, che spesso li confina nell’isolamento ed in una prevenuta ostilità generazionale”.
Concetta Cosentino