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MANGIARDI AI GIOVANI DEL PATRIZI: “IL DITO PUNTATO NELLE AULE DEI TRIBUNALI E’ PIU POTENTE DELLE ARMI DEI MAFIOSI”

Il 9 marzo scorso per gli studenti del Patrizi di Cariati è stata una giornata importante e memorabile: hanno incontrato il testimone di giustizia, Rocco Mangiardi, un calabrese  che ha trovato il coraggio di ribellarsi alla Mafia e due volontari dell’associazione “Libera”della provincia di  Cosenza, Manuella Aiello e Giuseppe Lo Gatto.

L’iniziativa, che ha coinvolto il “Patrizi”, si inserisce nel programma”I Cento Passi verso il 21 Marzo”, una fitta rete d’incontri antecedenti al  21 marzo 2018 “giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” che l’associazione Libera, da sempre impegnata in difesa della giustizia sociale, ha organizzato nelle scuole e in altri luoghi pubblici di tutta Italia.L’evento, sostenuto dalla prof.ssa Eva Callau Lopez e reso possibile grazie alla disponibilità della dott.ssa Ornella Campana, Dirigente Scolastica dell’Istituto,  sempre pronta a sostenere iniziative come questa, che esaltano il valore della legalità e il senso civico, è stato molto apprezzato dai docenti e dagli alunni presenti.

A porgere i saluti della Dirigente Campana, purtroppo assente per improvvisi impegni istituzionali, è stato il vice preside dell’Istituto,  prof. Leonardo Scarnato il quale, dopo aver ringraziato gli ospiti intervenuti si è soffermato sull’importanza dell’attività di questa associazione che dal 1996 è attiva a livello nazionale, associazione che ha come  “obiettivo primario quello di mantenere vivo il ricordo e la memoria delle vittime innocenti delle mafie, ovvero di quegli uomini, donne e bambini che hanno perso la propria vita per mano della violenza mafiosa, in difesa della libertà”.

Infatti  come ha spiegato la volontaria di Libera, Manuela Aiello nel suo intervento –  “ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, in occasione della Giornata della memoria, vengono letti tutti i nomi delle vittime innocenti delle mafie: un lungo elenco, recitato come un interminabile rosario civile per far rivivere le vittime innocenti  e non farle morire mai”. Una memoria condivisa dunque grazie alla testimonianza dei loro familiari che – come ha sottolineato ancora la volontaria di Libera – si impegnano “affinchè gli ideali, i sogni dei loro cari rimangano sempre vivi”.

Il Momento più atteso della giornata e ascoltato con molto interesse  dai ragazzi è stato l’intervento di Rocco Mangiardi, uno dei pochi uomini che ha avuto la forza e il coraggio di ribellarsi,  di denunciare, di fare arrestare gli ‘ndranghetisti e rimanere sul territorio. Rocco Mangiardi  si è schierato con lo Stato contro l’antistato che gli chiedeva il pizzo, che lo minacciava e che voleva prendergli  l’attività commerciale.

Mangiardi ha raccontato con grande “serenità” e schiettezza la sua dolorosa vicenda che lo ha portato a diventare testimone di giustizia, un cittadino cioè che denuncia le ingiustizie;  ha raccontato ancora di come dal 2006 da quando ha scelto di ribellarsi al pizzo e alla mafia,  la sua vita e quella della sua famiglia sia cambiata in meglio. “Da quel giorno di quella scelta, una scelta  forte di libertà e di dignità la mia vita e quella della mia famiglia è migliorata, perché nonostante tutto, vincendo la paura e ribellandomi alla mafia, ho riconquistato la mia libertà”: parole forti le sue, che lasciano un segno ancora più profondo in chi le ascolta, soprattutto sapendo che quest’uomo vive con la sua famiglia sotto scorta dal 2009.

La giornata è stata inoltre animata da intermezzi musicali e canori da parte degli studenti che hanno anche posto ai relatori molti e qualificati interventi e riflessioni.

“Avevo gia deciso di denunciare ma gli occhi dei miei figli mi hanno ulteriormente spronato a farlo – ha dichiarato fiero Mangiardi che ha voluto esortare i giovani a non avere paura,  perché ” il dito puntato nelle aule dei tribunali è più potente delle armi dei mafiosi”.

 

Molto soddisfatta si è detta la Dirigente Campana per il successo della manifestazione e  per l’importante e positiva ricaduta educativa sui suoi studenti.

 

Concetta  Cosentino