“Un territorio da ricostruire”.
“Abbiate uno scatto d’orgoglio per spazzare via chi vi ha chiuso l’ospedale”.
di Maria Scorpiniti
Cariati è l’emblema del fallimento politico a tutti i livelli e paga un prezzo troppo alto per non aver avuto rappresentanti capaci di battere i pugni sui tavoli che contano. Si chiude l’ospedale pubblico e si inaugura il progetto di una nuova clinica privata, si
sopprimono i treni e si incentiva il trasporto su gomma, si fa la differenziata e si aprono le discariche, come a Scala Coeli. Il Movimento 5 Stelle, unica forza credibile e rappresentativa per costruire una società diversa. È quanto emerso, domenica sera, a Cariati durante l’incontro di presentazione dei candidati grillini della fascia ionica alle elezioni politiche del 4 marzo prossimo: Francesco Sapia (Camera uninominale), Francesco Forciniti e Elisa Scutellà (Camera plurinominale), Margherita Corrado (Senato uninominale) e Rosa Silvana Abate (Senato plurinominale).
L’incontro è stato introdotto da uno degli attivisti del locale meetup, Giuseppe Ripoli, e coordinato da Davide Tavernise, consigliere pentastellato al Comune di Crosia. I candidati hanno sottolineato l’importanza di essere l’espressione della zona in cui vivono, da Corigliano a Crotone, di cui conoscono le problematiche, e hanno chiesto ai presenti “uno scatto d’orgoglio e di indignazione” per far uscire la Calabria dallo scadimento in cui versa per qualità della vita che la pone come l’ultima regione d’Europa.
Francesco Sapia, nel porre l’accento all’emigrazione sanitaria, aumentata dal 2010 in seguito al Piano di Rientro che ha chiuso alcuni ospedali, tra cui Cariati, ha rimarcato: “Lo sfascio della sanità lo viviamo sulla nostra pelle, come la mancanza di lavoro e la fuga dalla Calabria dei nostri giovani”. Un Piano di Rientro, ha continuato Sapia, bocciato dal Consiglio di Stato che ha ordinato la riapertura dell’ospedale di Praia a Mare, mentre quello di Cariati rimane chiuso e ancora attende la riconversione in Casa della Salute. Il candidato Forciniti, sulla questione sanità, ha ribadito che non è possibile chiudere gli ospedali pubblici e incentivare l’apertura di cliniche private, la sanità rischia così di diventare un’industria “in cui non c’è più spazio per la prevenzione ma solo per il profitto”. Il programma del M5S, ha detto ancora Forciniti, basato sulla giustizia sociale, include il reddito di cittadinanza e l’equa ripartizione delle risorse, ma soprattutto è fattibile perché indica anche la copertura finanziaria. Sulle polemiche dei rimborsi scoppiata a livello nazionale, Elisa Scutellà ha precisato che i parlamentari grillini, pur in assenza di una legge, hanno restituito 23 milioni di euro dai loro stipendi e che hanno cacciato dal partito “le mele marce, al contrario di altri che li promuovono”. Al termine, si è dato ampio spazio al dibattito in sala.