Dopo quella dei consiglieri dimissionari, la verità dell’ex sindaca e dei suoi
Di Maria Scorpiniti
CARIATI – Si è tenuto nel centro sociale di Cariati l’incontro con i cittadini dell’ex sindaca Filomena Greco e della sua compagine dell’Alternativa.
Ad intervenire, oltre alla Greco, ex assessori e consiglieri per dire la loro verità sulle dimissioni di otto consiglieri (di cui quattro di maggioranza), che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale.
“Da domani saremo nelle vostre case e nelle strade a chiedere il voto”, ha esordito l’ex assessore esterno Antonio Arcuri ai tanti cittadini che gremivano la sala per sentire l’altra campana, dopo la recente conferenza stampa dei dimissionari.
L’assenza di dialogo e coinvolgimento all’interno della maggioranza, che avrebbe creato la spaccatura con Cosentino, Cosenza, Marino e Milillo, i quali avevano costituito, nel novembre scorso, il gruppo Alternativa Democratica all’interno della maggioranza consiliare, secondo l’ex consigliera Ines Scalioti, è stata determinata dal fatto che “parlavamo due lingue diverse” e che “la Sindaca non è mai scesa ai ricatti”. Per l’ex assessore Maria Elena Ciccopiedi, l’azione delle dimissioni è stata “vergognosa, priva di motivazione politica”, dicendosi rammaricata di aver rinunciato, da assessore, come Francesco Cicciù, a fare la consigliera, dando a Marino e Milillo la possibilità di entrare in consiglio, non consentendo, quindi, che in seconda cosa convocazione ci fosse il numero legale.
Lapidario è stato anche l’ex vicesindaco Sergio Salvati, che ha elencato le cose fatte e quelle in cantiere, definendo la sindaca “autorevole e non autoritaria, forte ma delusa al punto di non voler ricandidarsi, ma noi la obbligheremo”. Salvati ha poi lanciato strali verso un “tutor pensionato”, di facile individuazione, che, insieme alla Greco, ha additato come “vero artefice del commissariamento del Comune di Cariati”.
L’ex Sindaca, nel suo lungo intervento, ha illustrato quanto realizzato nei 18 mesi di amministrazione, precisando che il bilancio riequilibrato non è stato opera del delegato al ramo, il dimissionario Francesco Cosentino, ma dall’assessore Arcuri che è anche autore del progetto Legalité, e non Pasquale Marino che, a loro dire, se ne attribuisce il merito. Filomena Greco ha ammesso che i problemi interni alla maggioranza erano iniziati da tempo, tant’è che già a giugno scorso aveva pensato di dimettersi, rinviando la decisione a dopo l’estate. A settembre, invece, sono arrivate le dimissioni di Milillo, che la Sindaca ha rigettato, a novembre la costituzione del gruppo autonomo allo scopo, a suo dire, “di creare un centro di potere”, poi l’assenza di Alternativa Democratica e della minoranza nell’ultimo consiglio e le dimissioni del 3 gennaio. “Non capisco i motivi di un atto così grave – ha asserito – non hanno avuto il coraggio di venire in Consiglio e di fare una mozione di sfiducia, agendo da irresponsabili”.