A Terravecchia, da tempo immemorabile si erge un maestoso Olmo secolare.
Una pianta che custodisce nei nodi e nel tronco le vicissitudini storiche, culturali e sociali che si sono susseguite nel corso della vita sociale e municipale del paese.
Come un patriarca ha vegliato sulle vicende umane dei terravecchiesi sin dalla sua messa a dimora nella piazza del paese: “Piazza del Popolo”, costruita nel 1736, ha accolto sin dal 1799, sulla scia del rinnovamento annunciato dalla breve Repubblica napoletana, l’emblema di libertà e l’anelito dei cittadini di liberarsi del peso feudale dei baroni oppressori.
Piantato sul terrapieno sinistro della piazza ha vissuto per tanti secoli nell’angusto angolo a ridosso del muro di contenimento. Per poter sopravvivere ha affondato e diffuso le radici lungo le strade, estendendole fin sotto le case dei terravecchiesi.
L’Olmo, nella sua emblematica maestosità, s’innalza dal suolo con un tronco robusto e cilindrico per un’altezza di circa 3 metri, ed una circonferenza di 2,45 metri. La chioma arborea, partendo dalla ramificazione di due tronconi principali, si protende per una estensione ellittica di oltre 13 metri, inondando di frescura tutta “Piazza del Popolo”.
Mauro Santoro