Sono 62 giorni che gli attivisti e i cittadini occupano il “Vittorio Cosentino”
di Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 20 gennaio 2021)
CARIATI – Due tecnici per il Laboratorio analisi già provvisto di strumentazione, che garantirebbero anche la reperibilità notturna; un medico radiologo per la UO di Radiologia, per consentire la riattivazione del servizio ambulatoriale e di screening; un servizio di Fisioterapia correlato alla RSA medicalizzata della struttura sanitaria, che assicuri ai pazienti ricoverati un percorso completo di cura; personale medico per il Centro di Salute Mentale, a rischio smantellamento; personale infermieristico per il servizio ADI (assistenza domiciliare integrata) che possa continuare a garantire ai pazienti interventi socio-sanitari all’interno della loro abitazione.
Sono questi gli interventi urgenti che il nuovo commissario Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, dovrebbe realizzare nell’ex ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati per far funzionare in maniera ottimale i servizi esistenti. A proporli, gli attivisti del movimento Le Lampare che, insieme ai cittadini e ai rappresentanti del comitato “Uniti nella Speranza”, da più di due mesi occupano in modo permanente un’ala l’ex ospedale, chiedendone la riapertura.
«Restiamo in attesa del commissario ad acta regionale Guido Longo – afferma il portavoce delle Lampare, Mimmo Formaro – un sopralluogo decisivo per il reinserimento del “Vittorio Cosentino” nella rete ospedaliera regionale. Nel frattempo – continua – sollecitiamo il neo commissario Asp di Cosenza, La Regina, affinché venga a Cariati e, sin da subito, avanziamo le nostre proposte, il minimo per far funzionare l’esistente».
I manifestanti, nonostante l’estenuante prolungarsi dell’occupazione, non hanno mai perso la fiducia e sono decisi a proseguire ad oltranza nella protesta fino a quando non ci saranno chiari segnali di riapertura di un ospedale che per più di trent’anni, dal 1978 al 2010, ha servito un bacino d’utenza di circa 80 mila persone, dal Basso Jonio cosentino all’Alto Crotonese, e che serve al territorio come il pane.
«Da noi l’emergenza dura da undici anni e non siamo più disposti a subire – aggiunge Formaro – qui sono saltati tutti i parametri che dovrebbero essere rispettati per garantire il diritto alla salute. Rinnoviamo la nostra stima e solidarietà ai lavoratori dell’ex ospedale – continua – che con amore e professionalità operano tra mille difficoltà, ma se lo Stato non darà risposte ai territori, troverà la resistenza dei cittadini. Non giocate con l’orgoglio, la dignità e la pazienza dei calabresi – conclude il rappresentante delle Lampare – vogliamo il Vittorio Cosentino nella rete ospedaliera regionale per acuti».
Intanto da più parti, in vista delle elezioni regionali, stanno arrivando moltissime adesioni a un’idea lanciata proprio all’interno del presidio permanente, quella cioè di astenersi dal voto se non si sbloccherà, e al più presto, la vertenza sulla riapertura dell’ospedale di Cariati.