“Inascoltata” la minoranza, che alla fine abbandona la seduta
di Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” 06-12-2020)
CARIATI – Il Consiglio comunale aperto ai sindaci e alle associazioni del territorio di venerdì scorso, dopo una seduta fiume durata più di quattro ore, ha approvato con i soli voti della maggioranza l’adesione alla proposta Sapia-Laino, che prevede il reinserimento nella rete ospedaliera regionale dell’ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati e la sua attivazione come ospedale di base insieme a quello di Trebisacce. In sostanza, si è deliberato quanto già licenziato all’unanimità il 5 maggio scorso, eliminando, come è stato assicurato dalla stessa maggioranza, ogni riferimento alla Casa della Salute che nessuno vuole.
Lo ha sottolineato anche nel suo intervento la sindaca Filomena Greco, che, dopo aver ringraziato i sindaci e le associazioni presenti ha, tra l’altro, ripercorso la storia delle lotte civili e le iniziative istituzionali intraprese per impedire la chiusura del presidio; in particolare quelle condivise dai sindaci del territorio, che continuano ancora oggi. “La pandemia – ha aggiunto – ha fatto emergere la fragilità del sistema sanitario regionale e nazionale e la carenza di personale riguarda l’Italia intera”.
Sull’emergenza sanitaria si sono soffermati anche i consiglieri di minoranza, che, però, si sono visti bocciare le proposte avanzate, cosa per cui, poco prima della fine dell’estenuante assise, hanno abbandonato la seduta. Per la cronaca, occorre rilevare la recente fuoriuscita dal gruppo di minoranza Cariati Unita di Maria Crescente e le dimissioni da capogruppo di Leonardo Trento.
L’altra consigliera di minoranza presente, Alda Montesanto, ha insistito su alcuni punti: chiedere il reinserimento del “Cosentino” nella rete ospedaliera, stop finanziamenti ai privati, fine del commissariamento e revoca del piano di rientro, chiedendo infine il rinvio del voto. Trento ha invece invitato a non valutare la proposta tecnica, ma a chiedere solo la modifica del Decreto del Commissario ad acta n.64 del 2016, inserendo l’ospedale di Cariati nella rete regionale per acuti, al pari di Trebisacce e Praia a Mare che, pur essendo chiusi, vi figurano e, inoltre, lo sblocco del turn over per consentire l’assunzione di personale sanitario.
In proposito, il dottor Tullio Laino, redattore della proposta tecnica cui il Consiglio ha aderito, nel suo intervento telefonico ha affermato che in Calabria le attuali dotazioni organiche sono carenti di 4.000 unità, un deficit – ha detto – che non trova soluzione nel nuovo Decreto Calabria e rappresenta il vero problema della sanità calabrese che solo il Governo può risolvere. Un impegno in tal senso è stato preso dal parlamentare Francesco Sapia (M5S), intervenuto anche lui telefonicamente, per il quale la causa della riapertura dell’ospedale sarà portata subito all’attenzione del governo e del nuovo commissario ad acta Guido Longo.
Al Consiglio erano assenti gli attivisti del movimento Le Lampare, che da 18 giorni occupano un’area dell’ex ospedale. Per loro, infatti, questo è il momento di passare dalle parole ai fatti e l’azione di protesta messa in campo sta suscitando un clamore mediatico nazionale e internazionale senza precedenti, che ha acceso i riflettori su quello che viene definito “il caso Cariati”.
Un merito peraltro riconosciuto da tutti gli intervenuti all’assise. “A nome dell’Amministrazione Comunale – ha asserito in proposito la sindaca Filomena Greco – plaudo, sostengo e incoraggio quanti sono impegnati a vario titolo in questa battaglia che si spera possa vedere tutti, presto, vincitori”. La battaglia con i sindaci dei territori sede di strutture chiuse o depotenziate “continuerà a seguire questo approccio di metodo – ha assicurato – che consideriamo vincente: garantire pari diritti e dignità a tutti i calabresi e difendere la sanità pubblica. Questo chiederemo al commissario Longo – ha concluso la Greco – che si è già detto disponibile ad incontrarci”.
Nel corso del Consiglio sono intervenuti i sindaci Antonio Russo di Crosia, Mauro Santoro di Terravecchia, Pietro Nigro di Pietrapaola, Agostino Chiarello di Campana, Sergio Ferrari di Cirò Marina; i consiglieri comunali Katia Pellegrino di Longobucco, Walter Scarcella di Mandatoriccio e Teresa Parise di Scala Coeli; Concetta Cuparo per l’InfoPoint Movimento Cinque Stelle Cariati; Carmela Sciarrotta dell’associazione “Radici”; Francesco Russo del Movimento Civico Mandatoriccio; Nicola Abbruzzese, presidente Legambiente Nicà.