Prende il via il progetto “Memorie visive nel borgo” che prevede la realizzazione di diversi MURALES raffiguranti scorci architettonici tipici e soprattutto immagini della storia del borgo medievale Cariatese nelle sue tradizioni, arti e mestieri.Il primo murales dal titolo “Aperture” è già terminato e si trova nella caratteristica salita San Leonardo. Uno scorcio suggestivo che riprende con una tecnica prospettica eccellente l’immagine di un sottopassaggio che a tratti sembra una reale continuazione della viuzza.
L’opera è stata realizzata dall’Architetto Giuseppe Capoano, un’artista calabrese con una spiccata esperienza nella materia. Grande entusiasmo e interesse ha suscitato la realizzazione di questa prima opera tra gli abitanti e i turisti. La Presidente dell’associazione Coordinamento Donne Cariati, Maria Elena Ciccopiedi si dichiara molto soddisfatta e anticipa già la realizzazione di altri murales nel rione Valle e alla Spezieria. In tale occasione -ci dice- cercheremo di coinvolgere tutti i giovani e i meno giovani appassionati d’arte e disegno, per i quali l’Architetto Capoano terrà una sorta di workshop, affinché acquisiscano le nozioni base per realizzare un vero murales. A tale proposito -continua la Ciccopiedi- ho già contattato tramite un gruppo whatsapp gli altri presidenti delle associazioni di Cariati, perché mi piacerebbe che si collaborasse tutti insieme in termini di idee, proposte, contributi e spunti che possano arricchire questo nostro progetto. Il Centro Storico di Cariati -ribadisce- è un gioiello che va valorizzato con il contributo di tutti. Così quando si realizza qualcosa di bello, bisogna fare in modo che non resti una semplice iniziativa isolata, ma che la stessa possa costituire un punto di partenza per una crescita comune, in termini di bellezza e cultura.Doverosi i ringraziamenti a quanti hanno contribuito fin ora: Al Duomo, A Buatta, Antica Gelateria Fortino, Lorenzo Russo e non per ultima la Famiglia Fortino proprietaria della porta del vecchio tabacchino che ora si è trasformata in una vera e propria opera d’arte.