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Cufari: “La riduzione del rischio idrogeologico correlato agli incendi e alla tutela del patrimonio forestale deve essere alla base di qualsiasi strategia di tutela ambientale”

“Sono felice di constatare che una delle nostre storiche proposte, correlata al rischio e ai danni generati dagli incendi, cioè la riduzione e il controllo del rischio idrogeologico, sia stata tra le prime dibattute per il Piano AIB. – dichiara Francesco Cufari, Presidente della Federazione dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria –Adesso attendiamo il doveroso coinvolgimento del nostro Ordine, delle Prefetture e di tutti quei soggetti che rappresentano il cardine di una strategia efficace di contrasto e riduzione del rischio derivante dallo sviluppo di vasti incendi boschivi, che possono mettere a repentaglio il nostro patrimonio forestale e la vita delle persone, soprattutto del personale impegnato nelle azioni di spegnimento.”

“In un anno particolare come questo, in cui a causa del COVID19 tanti italiani potrebbero scegliere la Calabria come meta turistica, – continua Cufari – è evidente che bisogna prepararsi, anche per evitare che si ripetano i danni di immagine che i numerosi incendi estivi puntualmente causano alla nostra terra. Confido nell’attenzione sul tema dell’Assessore all’ambiente Sergio De Caprio, dell’Assessore all’agricoltura Gianluca Gallo e della Presidente Santelli, che tanto sta spingendo sul rilancio dell’immagine della Calabria per migliorarne l’attrattività turistica. 

Inoltre, mi preme sottolineare che, qualora dovessimo avere flussi turistici più consistenti, con un maggior numero di utenti e fruitori dei nostri boschi aumenterebbero sia i rischi correlati agli incendi, che quelli dei danni a persone o cose causati dagli stessi; dunque, è fondamentale pensare e attuare strategie che prevedano un rigoroso controllo del territorio e una sana responsabilizzazione di tutti, cittadini e turisti, quando si fanno escursioni o uscite in montagna. Il nostro Ordine come sempre rinnova la disponibilità a partecipare e collaborare, oltre che ad elaborare proposte quanto più compatibili e aderenti al territorio e al patrimonio forestale calabrese.”