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CARIATI – CORONAVIRUS, ALLA FASCIA IONICA SERVE CON URGENZA L’ELISOCCORSO NOTTURNO

La richiesta di Sapia (M5S) e la proposta di Caligiuri di utilizzare lo Stadio di Cariati per gli atterraggi

di Maria Scorpiniti

CARIATI – In tempo di Coronavirus, la fascia ionica che va da Corigliano-Rossano a Cariati ha un urgente bisogno del servizio notturno di Elisoccorso – Suem 118. La sua attivazione viene richiestadall’utenza di un vasto intero territorio, circa 200 mila abitanti, che nell’attuale fase di emergenza sanitaria sta vivendo ore di allerta e di angoscia a causa della cronica carenza di posti letto, “tagliati” nel 2010 con  la cancellazione dalla rete regionale dell’ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati. A preoccupare, in queste settimane, è soprattutto l’esiguità di posti in terapia intensiva nello Spoke di Corigliano-Rossano, tra l’altro non deputato ad accogliere i pazienti Covid-19 e da anni al collasso.

La Regione Calabria, giorni fa, nel demandare agli ospedali Hub la gestione dei pazienti affetti da Coronavirus, ha indicato come presidio di riferimento per la fascia ionica l’Annunziata di Cosenza, che da Cariati dista quasi due ore di tempo, troppo per chi presenta gravi problemi respiratori.Soprattutto di notte. Se, infatti, una persona residente a Cariati, Terravecchia, Scala Coeli, Campana, Mandatoriccio, Pietrapaola, Calopezzati, Crosia-Mirto, dovesse avere problemi di polmonite interstiziale bilaterale causata dal Covid-19, bisogna attendere l’ambulanza del 118, poi il trasferimento a Cosenza lungo la pericolosa SS106, senza la certezza di poter arrivare per tempo. L’elisoccorso notturno, in casi del genere, è  un servizio salvavita, necessario anche dopo questo periodo di forte emergenza.

In tale drammatico contesto, assume rilevanza la richiesta, inoltrata prima della Pandemia, dal deputato del Movimento Cinque Stelle Francesco Sapia al commissario ad acta Cotticelli, alla governatrice Jole Santelli, alla Protezione Civile e all’Anci Calabria. Con l’istanza, del 20 febbraio scorso, si chiede l’attivazione in Calabria di piste per Elisoccorso con abilitazione all’atterraggio e al decollo notturno. Nell’evidenziare la complessità della realtà territoriale dal punto di vista orografico e della viabilità, la non uniformità della gestione dell’emergenza sanitaria nella regione, il Deputato pentastellato sottolinea: «Le distanze dagli ospedali Spoke e Hub e le precarie condizioni di viabilità, soprattutto nelle aree interne, rendono problematica l’organizzazione e la gestione dell’emergenza/urgenza; il parametro ottimale della “Golden Hour” (l’ora d’oro), infatti,non può essere applicato alla realtà calabrese».

Sapia, nella sua richiesta, rimarca anche il fatto preoccupante che i mezzi dell’Elisoccorso regionale sono interdetti al volo notturno e che la gestione dell’emergenza – urgenza in tutta Calabria è da considerare “ad alto rischio”. Suggerisce quindi di individuare nei Comuni calabresi delle piste da adibire all’atterraggio e al decollo dei mezzi di Elisoccorso, con l’abilitazione al volo notturno, in linea con i vigenti parametri di sicurezza.

Una di queste, secondo Michele Caligiuri, ex direttore sanitario dell’ospedale “Cosentino”, potrebbe essere Cariati. Ci sarebbe, infatti, il vecchio Stadio del Rinacchio che il Comune, con una spesa minima, potrebbe mettere a norma dotandolo di luci di segnalazione. Una soluzione chegarantirebbe, anche per il futuro, la gestione ottimale dell’emergenza/urgenza ad una popolazione di circa 200 mila abitanti che da troppo tempo si sente “abbandonata”.