Avviata una raccolta fondi per fronteggiare le richieste
di Maria Scorpiniti
CARIATI – Va avanti da alcuni giorni la raccolta fondi promossa dalla parrocchia “Cristo Re” di Cariati. Un segno concreto di solidarietà, in un periodo drammatico a livello sanitario, sociale ed economico che si sta vivendo a causa dell’emergenza coronavirus. Bisogna dire che a Cariati da una parte è stato registrato il dato positivo del blocco del contagio, fermo da settimane a tre persone, dall’altra lo stop imposto dal Decreto del Consiglio dei Ministri per contenere i contagi ha prodotto un aumento della povertà.
La raccolta fondi, lanciata dalla parrocchia Cristo, va in questa direzione: intervenire concretamente nelle situazioni di povertà in cui si trovano molte famiglie di Cariati.
Fino a qualche giorno fa, il parroco don George Viju ha cercato di rispondere alle richieste di nuclei familiari, quasi tutti con minori, che già prima dell’emergenza vivevano in una situazione diprecarietà economica, dovuta spesso alla mancanza di lavoro o a situazioni familiari “difficili”. Di fronte al nuovo scenario, la chiesa locale ha deciso di non restare indifferente; da qui l’iniziativa della raccolta straordinaria che fa affidamento sulla generosità dei fedeli.
«A motivo del blocco attuato per l’emergenza coronavirus – spiegadon George Viju – molte persone si ritrovano a casa senza lavoro econ figli piccoli, con spese di affitto, bollette di luce e gas che non riescono a fronteggiare. Con la Caritas della parrocchia – continua il sacerdote – ci siamo messi in moto sin da subito per garantire almeno i generi di prima necessità, ma le risorse che abbiamo a disposizione non sono sufficienti per far fronte alle numerose richieste». Don George si appella quindi alla sensibilità e alla disponibilità di ciascuno, invitando a donare, nei limiti delleproprie capacità, tramite il conto corrente bancario intestato a Parrocchia Cristo Re Cariati – codice Iban: IT62J0311180640000000000856, con la seguente causale: “Donazione Caritas Parrocchiale”.
Il sacerdote di origini indiane non è, però, il solo ad aver promosso un’iniziativa solidale. Nelle parrocchie della Cattedrale“San Michele Arcangelo” e di San Cataldo, guidate da don Gino Esposito e don Rocco Scorpiniti, è attivo il Banco Alimentare che,nei giorni stabiliti, distribuisce viveri a chiunque ne faccia richiesta.