La situazione finanziaria esaminata in Consiglio. La minoranza abbandona la seduta
di Maria Scorpiniti (“Il Quotidiano del Sud” domenica 1 settembre 2019)
CARIATI – L’animato Consiglio comunale di venerdì scorso, alla fine, ha approvato con i soli voti della maggioranza la salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’esercizio 2019, come da richiesta dal Prefetto. Il punto più atteso dei sei all’ordine del giorno è stato ampiamente illustrato dall’assessore al ramo Sergio Salvati, oggetto di una durissima replica da parte del capogruppo della minoranza Cariati Unita, Leonardo Trento. Ma non solo. Prima del voto, Trento, con la collega Alda Montesanto, ha abbandonato la seduta.
Queste le motivazioni.
“Il documento contabile è stato artato nei numeri – ha dichiarato Trento – non rispetta la realtà dei fatti”; le entrate, ha aggiunto, si basano su “cose che si faranno dopo” e non si fa cenno ai debiti fuori bilancio, tra cui spicca “senza che se ne tenga conto, la restituzione dei finanziamenti per oltre un milione di euro alla Regione”. Prima di abbandonare l’aula, l’opposizione ha chiesto al segretario comunale Paolo Lo Moro di verificare la sussistenza del numero legale per validare la seduta. Trento ha rilevato che in un precedente consiglio, con gli stessi numeri, l’ex segretaria Andreina Mazzù aveva dichiarato il non luogo a procedere per mancanza del numero legale con 7 consiglieri su 12. “Come mai nell’attuale seduta – ha chiesto Trento – i numeri ci sono?”.
Nel chiarire la questione, il presidente del consiglio Antonio Arcuri e il segretario Lo Moro hanno precisato che il Ministero dell’Interno, in una comunicazione del 20 giugno scorso relativa proprio alla questione quorum sollevata in occasione della mozione di sfiducia nei confronti della sindaca Filomena Greco, presentata dall’opposizione, si è espresso in maniera inequivocabile. Il Ministero, infatti, in base al quadro normativo di riferimento e tenendo conto che la sindaca risulta sospesa a seguito del provvedimento prefettizio del 29 marzo scorso, si è così espresso: “Si ritiene che, sia nel calcolo dei due quinti dei consiglieri assegnati per la mozione di sfiducia, sia in quello della maggioranza assoluta assegnati per la sua approvazione, il computo di che trattasi vada effettuato su 12 consiglieri e in tale calcolo non va computato il sindaco”.
A riguardo, è intervenuto l’assessore Salvati: “L’abbandono della minoranza – ha commentato – certifica la volontà di far cadere l’Amministrazione comunale; va letta in questo senso anche la strategia di terrorismo psicologico, messa in atto sui social”. E sui disservizi dell’estate: “Solo critiche senza proposte”. Quindi ha rassicurato: “Voglio tranquillizzare tutti, quello che andiamo ad approvare è un bilancio veritiero e fattibile, già approvato dal Revisore dei conti e dal responsabile dell’area finanziaria”. Salvati ha precisato ancora: “Il Fondo crediti è stato adeguato con le maggiori entrate, inserite in modo prudenziale, che deriveranno dalla lotta all’evasione fiscale che l’Ufficio tributi, in una task force con gli altri uffici, sta mettendo in atto”. A brevissimo, ha annunciato l’assessore, arriveranno nelle case dei cariatesi le bollette relative al servizio idrico delle annualità 2017-18-19 e vi saranno accertamenti su Imu e lampade votive. Per quanto riguarda la Tari, Salvati ha informato che a Cariati ci sono 1.600 famiglie non iscritte al ruolo, oltre ai possessori di seconde case; inoltre, che sarà regolamentata la pubblicità e si procederà con le verifiche sull’imposta di soggiorno; infine, sono previsti altri introiti con la riattivazione del Tutor in zona San Leo.
L’assise ha anche approvato il recesso della convenzione di segreteria comunale tra Cariati e Rocca di Neto, mentre la ratifica del regolamento delle consulte comunali e del regolamento della consulta sanità è stata rinviata alla prossima seduta.