Nuovo incontro con la Corrado che, dopo la diffida senza esito al Comune, annuncia l’esposto in Procura
di Maria Scorpiniti
CARIATI – Cittadini, esponenti del mondo culturale e dell’associazionismo, si sono incontrati nei giorni scorsi alla presenza della senatrice e archeologa Margherita Corrado del Movimento Cinque Stelle e presto nascerà un comitato in difesa del centro storico. È questo l’esito del secondo incontro, avvenuto in risposta all’appello lanciato dalla parlamentare pentastellata, dopo i suoi interventi contro le ristrutturazioni (l’ultima dei mesi scorsi) che hanno gravemente alterato le mura storiche.
Prima dell’incontro nell’antico palazzo Mascambruno, la senatrice ha visitato il borgo insieme agli attivisti del M5S e allo storico cariatese Franco Liguori, presidente della sezione regionale Calabria della Società Italiana Protezione Beni Culturali. Ha potuto, così, vedere le costruzioni considerate “abusive” e, in particolare, quella di recente ristrutturazione effettuata a ridosso della cinta muraria, da cui tutto è partito, fotografando gli “scempi” che, a suo dire, sono “un manuale a cielo aperto di ciò che non si sarebbe dovuto fare in un centro storico bello e importante come Cariati, nonostante i divieti espliciti del Piano Regolatore del 1986”.
La parlamentare, notando molte case chiuse e pochi abitanti, per lo più anziani, ha considerato: “Come si può pretendere che qualcuno viva serenamente in mezzo a tanta bellezza deturpata in modo così orribile?! E dove amministratori disattenti – perché le mura, lo ricordo a tutti, sono comunali – non sono stati complici della devastazione compiuta dai privati, si sottraggono comunque ad ogni responsabilità venendo meno al compito di assicurare il restauro dei tratti di cinta muraria più compromessi, mettendo persino a rischio l’incolumità di residenti e visitatori”.Aspetti che, ha annunciato, saranno oggetto di un esposto che presenterà alla Procura, poiché sonoscaduti i 30 giorni dalla diffida nei confronti dell’Amministrazione comunale, da lei stessa presentata il 10 maggio scorso, con la quale aveva chiesto l’immediata remissione in pristino dello stato dei luoghi per le mura urbiche “gravemente alterate da edificazioni recenti e recentissime”.
Nel corso dell’incontro, sono emerse istanze e proposte. Il dottore Cataldo Perri e Giuseppe Didonna dell’associazione Le Lampare hanno chiesto alla rappresentante dello Stato una seria azione di contrasto e, sul recente manufatto, di perseguire la strada della demolizione; Didonna, in particolare, ha chiesto azioni politiche del partito di governo da lei rappresentato a tutela dei luoghi. La scrittrice Assunta Scorpiniti ha proposto di sollecitare l’Amministrazione comunale a progettare, con le competenze adeguate, il recupero dell’intero borgo. Per l’archeologo cariatese Armando Taliano Grasso, è necessario porre un argine agli scempi perché, quando succedono, ci sonoresponsabilità da parte sì dei privati, ma anche della società civile e delle amministrazioni comunali, non sufficientemente vigili. Anche Franco Liguori, dopo un breve excursus storico, ha invitato a cogliere l’opportunità offerta dalla senatrice Corrado per “arginare questa deriva”.
“Il problema è serio – ha affermato la senatrice – ci sarebbe da intervenire metro per metro; occorre consolidare e rimediare quello che è stato alterato, ma ci vuole la volontà di farlo”, accennando a varie esperienze positive già maturate in Calabria. Nell’ottica di un necessario percorso di conoscenza del centro storico, ha poi annunciato un importante convegno sull’Araldica, che si terràil prossimo 30 giugno a Cariati, dove esistono moltissimi stemmi e simboli sugli edifici nobiliari.
Infine, per un quadro più chiaro della situazione, ha suggerito ai presenti di esaminare il borgo per documentarne le criticità e di sensibilizzare i cittadini a custodire il patrimonio del passato. Al dibattito sono intervenuti anche Diego Lettieri, Peppino Parise, Michele Caligiuri, Antonio Russo.
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“Ho letto il rovescio di bile che l’amministrazione comunale di CARIATI ha affidato stamane ai media. Il Manzoni di turno mi perdonerà se non concentro l’attenzione sulla sua ultima fatica letteraria ma mi soffermo solo sull’immagine pubblicata a corredo, rivelatrice dello spirito dell’operazione ben più delle diecimila parole del comunicato.
Si tratta di uno scatto che, dall’alto, immortala il cuore della città murata, inquadrandola dal versante di Porta Pia. Nelle intenzioni dei miei detrattori, esso dovrebbe avvalorare la tesi dell’amenità e integrità del borgo, inspiegabilmente messe in dubbio e anzi denigrate dalla senatrice che, smacco insopportabile, alle “riunioni carbonare” con la giunta Greco preferisce quelle con i cittadini.
È il crepuscolo. I contorni sfocati, le linee tremolanti, l’opacizzazione dei colori (effetti accentuati ad arte con l’aiuto della tecnologia), tolgono nitidezza all’immagine. In queste condizioni, decenni di scempio edilizio e aggressione sistematica ai valori estetici sono molto attenuati e persino i palazzoni della marina, sullo sfondo, sembrano sposarsi con il costruito storico. Insomma, forse in omaggio all’archeologa che è in me, si è scelta una fotografia che, per mero artificio, pare immortalare un borgo d’altra epoca, dove il tempo si è fermato…
Mi spiace dirlo ma solo così, cioè solo a distanza, in penombra e con occhiali deformanti Cariati può passare per quella che era cinquant’anni fa. Chi oggi, in piena luce, segue il perimetro delle mura, percorre le sue stradine e volge lo sguardo tutto intorno, non ha motivo di compiacersi.
L’Amministrazione comunale può continuare a raccontare la sua favola ma i cittadini non sono (tutti) infanti: hanno imparato a vedere con i propri occhi e hanno imparato a parlare. Lo svezzamento è ormai avvenuto. Con loro mi rapporto e intendo continuare a rapportarmi fintanto che qualcuno vorrà condividere un percorso ormai ineludibile di risanamento materiale e morale.
Per inciso, anche quella della disponibilità di fondi è una favola, come sa perfettamente chiunque abbia letto le mie note o mi abbia sentita parlare. E il precetto evangelico non si riferisce agli assetati di denaro.”.
Margherita Corrado M5S Senato – Commissione cultura
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COMUNICATO STAMPA N.78 – FONTE: COMUNE DI CARIATI (Cs) – 3.6.2019
CARIATI/CENTRO STORICO BELLO E ATTRATTIVO
GRAVE DANNO IMMAGINE DA SENATRICE CORRADO
COMUNE RINNOVA INVITO A CONFRONTO NEL MERITO
CARIATI (CS), Mercoledì 12 Giugno 2019 – Non è affatto il manuale del brutto e di tutte le nefandezze possibili. Ed è esattamente il contrario di un borgo spopolato, così come residenti, esercenti commerciali e presenze turistiche dimostrano e dimostreranno nelle prossime settimane. Pur portando su di sé, infatti, le innegabili ferite di quella oggettiva disattenzione ai centri storici che ha tristemente caratterizzato negativamente soprattutto gli ultimi 40 anni di vita sociale, economica ed istituzionale nell’intera Calabria, la bella ed inimitabile cittadella medioevale fortificata di Cariati, una speciale terrazza di otto torri quattrocentesche sullo jonio, unico esempio del genere forse in tutto il Sud, continuerà a rappresentare anche quest’anno una destinazione turistica e culturale di prima scelta.
È quanto precisa l’Amministrazione Comunale definendo molto grave, sia soprattutto da un punto di vista del corretto rapporto tra rappresentanze territoriali in Parlamento e rappresentanti istituzionali locali, ma anche per il procurato danno di immagine ad una destinazione turistica, il reiterato atteggiamento di plateale chiusura al dialogo, di negazione ostinata di ogni forma di collaborazione, di dichiarato ostruzionismo e di denigrazione scientifica dell’attuale esecutivo cittadino che, insieme agli effetti negativi delle sue continue dichiarazioni distruttive sul centro storico di Cariati, ormai da troppo tempo sta vedendo protagonista la Senatrice Margherita CORRADO.
Dopo aver, infatti, rifiutato ben due inviti al confronto nel merito di una battaglia di civiltà, di legalità e di sviluppo eco-sostenibile che non è consentito a nessuno rivendicare come esclusiva, rivoltili pubblicamente nei mesi e nelle settimane scorse sia dal Sindaco Filomena GRECO che dall’assessore all’urbanistica Paola APA, attraverso una interpretazione quanto meno discutibile sia del suo specifico mandato in seno ad una forza politica popolare e di governo, sia del suo ruolo di espressione territoriale nel Senato della Repubblica la Senatrice CORRADO – continua l’Amministrazione Comunale – continua a sottrarsi alle proprie responsabilità di doveroso confronto con le autorità pubbliche locali, preferendo incontri carbonari supportati da piroette autoreferenziali, denigratorie e distruttive sui social che si qualificano e commentano da sole.
Maggiore onestà intellettuale, quella che purtroppo manca oggi in chi avrebbe il dovere di rappresentarci in altro modo nelle istituzioni parlamentari, avrebbe dovuto e dovrebbe far considerare come pacifica e priva di qualsiasi equivoco la richiesta di aiuto e di collaborazione che quest’Amministrazione Comunale ha più volte manifestato e motivato. Con l’obiettivo di avviare, documentazione storica, piani e norme alla mano e con il supporto del Ministero per i Beni Artistici e Culturali un’azione di ripristino della legalità, di recupero del degrado, di riqualificazione e messa in sicurezza, di valorizzazione e comunicazione strategica della fruibilità artistica, culturale e turistica della cittadella di Cariati, marcatore identitario distintivo regionale e bene architettonico ed urbanistico di sicuro interesse nazionale ed europeo; un’azione efficace ed a 360 gradi così come non è mai stata proposta, pensata né avviata dal Dopoguerra ad oggi, da parte di nessuno: amministratori, associazioni, studiosi, storici, artisti, archeologi e parlamentari ad ogni livello inclusi!
Per quel che ci riguarda, nella consapevolezza sia di dovere interpretare nel modo più aperto e collaborativo possibile il mandato democratico affidatoci dalla cittadinanza sia di avere tutte le carte in regola per poter esigere a testa alta e con la coscienza a posto l’avvio di un percorso di restituzione al centro storico della bellezza ulteriore che esso può disvelare ed offrire ribadiamo ancora una volta pubblicamente alla Senatrice CORRADO – concludono gli amministratori – l’invito a voler incontrare, in tutte le sedi, l’Istituzione pubblica locale per avviare con urgenza, attraverso il coinvolgimento di tutte le altre istituzioni competenti, in primis il MIBAC, soprattutto alla luce della disponibilità di fondi già confermata dalla stessa CORRADO, un percorso virtuoso che possa essere utile non solo per quello di CARIATI ma per tutti i centri e borghi storici calabresi che da decenni vivono la stessa analoga situazione.