AFFIDAMENTO DELLA RISCOSSIONE DEI TRIBUTI COMUNALI ALL’EX EQUITALIA: SCELTA POLITICA E GESTIONALE AZZARDATAED INSENSATA CHE NON RISOLVERÀ IL PROBLEMA DELLA RISCOSSIONE DEI TRIBUTI E DELL’EVASIONE TRIBUTARIA.
SI GENERERANNO SOLTANTO DISAGI AI CITTADINI, CON L’AGGRAVIO DI COSTI E DI SPESE PER I CONTRIBUENTI E PER IL COMUNE
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE (I)GRECO, STA CAGIONANDO SOLO IRRECUPERABILI DANNI ALLA NOSTRA CITTADINA,CONTINUANDO A PRENDERE IN GIRO I CITTADINI, A TRADIRE IL PROGRAMMA DI GOVERNO E QUELLO ELETTORALE DE L’ALTERNATIVA.
DIMISSIONI SUBITO!
DICHIARAZIONE STAMPA –
CARIATI – È ormai fuori da ogni dubbio che siamo in presenza di una Amministrazione Comunale da “bancarotta”, caratterizzata da un totale fallimento politico, amministrativo e gestionale, mentre i disagi per i cittadini aumentano giorno dopo giorno.
In tale contesto, i nostri DIS-AMMINISTRATORI comunali, in seguito alle “CARTELLE PAZZE” inviate nei mesi scorsi ai contribuenti cariatesi, successivamente ai risultati falsati e disastrosi del bilancio approvato in consiglio comunale, dopo aver smembrato l’apparato burocratico comunale, hanno addirittura approvato, nell’ultimo Consiglio Comunale, l’affidamento della riscossione spontanea e coattiva dei tributi e delle entrate patrimoniali comunaliall’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex EQUITALIA).
L’esternalizzazione, all’ex Equitalia, dei tributi e delle entrate comunali è una scelta politica ed amministrativa insensata ed azzardata, che creerà soltanto disagi ai cittadini, con l’aggravio di costi, di commissioni e di spese per i contribuenti e per il Comune.
Essa, inoltre, non risolverà il problema della riscossione dei tributi e delle entrate comunali, e neppure il fenomeno dell’evasione tributaria. L’unico scopo è quello di incutere timore e apprensione ai contribuenti, specie alle famiglie più bisognose, che meritano particolare attenzione da parte dell’Amministrazione locale.
Il legislatore costituzionale ha riconosciuto ai Comuni l’autonomia impositiva, togliendola allo Stato centrale, e nell’ambito di questo dettato legislativo le Amministrazioni locali hanno il diritto-dovere di organizzare tutte le fasi dei tributi, dalla nascita fino all’effettiva riscossione, nel rispetto della riserva di legge.
Ebbene, il Comune di Cariati va controcorrente: restituisce allo Stato centrale la fase più delicata e importante che riguarda proprio la riscossione dei tributi.
Ma a ben vedere questo non è una rinuncia all’esercizio di una funzione propria attribuita ai Comuni per legge, ma una vera e propria autodichiarazione di fallimento per incapacità e noncuranza.
La carenza di personale comunale, posta a giustificazione di tale sconsiderata scelta politico-amministrativa che, di sicuro, non riguarda l’ufficio tributi e finanziario, è solo una ridicola scusante ed un falso problema. La verità, semmai, è che questo ufficio è stato letteralmente distrutto da questa Amministrazione Comunale, demotivando il personale e spostandolo da una scrivania all’altra come pedine inanimate.
Il settore finanziario-tributario è organicamente dotato ed è assolutamente necessario pretendere da quel personale l’esercizio e lo svolgimento dei compiti istituzionali per procurare al Comune le risorse necessarie per le proprie esigenze correnti. Tanto per la superiore salvaguardia degli interessi del Comune che sono poi quelli dei cittadini. Se tale obiettivo non viene raggiunto la responsabilità è da attribuire esclusivamente all’Amministrazione comunale che, non è in grado di ricevere le prestazioni dei propri dipendenti.
Se si va a leggere la convenzione con Equitalia-Agenzia Entrate, approvata qualche giorno addietro dal Consiglio Comunale, si evidenzia chiaramente (e non poteva essere diversamente!) che tutte le operazioni di preparazione e compilazione delle liste di carico e ruoli dei tributi comunali devono essere effettuate dagli uffici comunali con proprio personale.
E allora come si fa se c’è carenza di personale? Chi andrà apreparare e redigere le liste di carico e i ruoli? Non certamente Equitalia-Agenzia Entrate, che è preposta soltanto a incassare i soldi dei contribuenti a cose fatte (da parte degli uffici comunali).
Il discorso è complesso e delicato e l’operazione voluta ed approvata dalla maggioranza nell’ultimo consiglio comunale, dimostra che nessuna seria considerazione e valutazione è stata operata.
Non si può cercare di amministrare a lume di naso e con improvvisazione!
Nulla, infatti, potrà cambiare per quanto riguarda la titolarità dei tributi e delle entrate comunali, che rimarranno obbligatoriamente a carico del Comune di Cariati e dei relativi funzionari. Questi dovranno continuare ad occuparsi delle relative elaborazioni dei ruoli, delle liste di carico e di tutta una serie di atti, adempimenti e responsabilità che, rimarranno, per forza di legge, di loro esclusiva competenza.
Molti, invece, saranno i disagi che i cittadini saranno costretti ad affrontare per la risoluzione delle proprie pratiche tributarie.
In sostanza, questa Dis-Amministrazione Comunale, farà pagare le proprie mancanze ed inefficienze amministrative ai cittadini, per il tramite di un aggravio di possibili costi e di disagi, che si andranno ad aggiungere a quelli che già si è costretti a subire quotidianamente nella nostra cittadina.
È totalmente illogico, inoltre, esternalizzare la riscossione ordinaria e spontanea, specialmente, di quelle entrate comunali che vengono calcolate in “autoliquidazione”, come l’IMU (imposta municipale propria sugli immobili) e la TASI (tassa sui servizi comunali). Per esse, il Comune non deve provvedere né al calcolo del dovuto per i cittadini e, neanche alla conseguente notifica dell’avviso di pagamento e neanche all’incasso del tributo che, troverà direttamente incamerato nella tesoreria comunale. L’Ente, praticamente, deve soltanto riscuotere, cosa che purtroppo, con l’affidamento a Equitalia-Agenzia Entrate, non potrà più fare, perché i versamenti verranno incassati dall’Agenzia EntrateRiscossione. Con questa sconclusionata operazione, il Comune si è giocata la possibilità di poter disporre dell’immediata disponibilità di quelle risorse finanziarie a scapito di una tempestiva e sacrosanta liquidità.
Ciò, è tanto più insensato, in quanto, dovendosi pagare specifici compensi all’Agenzia di riscossione, per le attività che svolgerà per conto del Comune di Cariati, verranno meno percentuali sicure di guadagno per le casse comunali e/o si graveranno di aggi,commissioni, compensi e costi supplementari le “bollette” che dovranno pagare i cittadini, i quali, già da anni, pagano tutti i tributi comunali con le aliquote massime.
L’ex Equitalia, in sostanza, riscuoterà e solo inseguito riverserà, al netto dei propri compensi, nelle casse comunali quanto incassato dai cittadini/contribuenti.
Quanto detto, è ancora più bizzarro, se si considera che, a rendiconto 2018, per i tributi “in autoliquidazione” si sono verificate percentuali di riscossione, sull’accertato, alquanto soddisfacenti: l’80,70% dell’IMU ed il 100% della TASI.
Diversamente, per le entrate comunali che NON vengono determinate in “autoliquidazione” e per le quali il dovuto da corrispondere da parte dei cittadini è calcolato e notificato ai contribuenti dagli uffici comunali, come nel caso della TARI e del servizio IDRICO (l’acqua), le percentuali di riscossione, nell’anno 2018, sono state disastrose ed addirittura inferiori a quelle degli anni precedenti.
Nell’anno 2018, relativamente alla TARI sono state riscosse solo € 278.581,59 sull’accertato, pari al 19,05% di quello che si sarebbe dovuto incassare.
Per il servizio IDRICO, i dati sono “da brivido”, infatti, non risulta incassato praticamente nulla, sia nell’anno 2017 che nell’anno 2018.Per essere più precisi, nell’anno 2018, su un totale accertato delle poste riguardanti il servizio, quantificate in bilancio per circa € 676.472,58, risultano essere stati incassati € 101,74.
La situazione sicuramente non migliora per ciò che concerne la riscossione di tutte le altre entrate comunali!
Quanto accaduto, diventa inspiegabile, se si considera che qualche tempo fa, quando ho rivestito la carica di Presidente del Consiglio Comunale e di Consigliere delegato al Bilancio ed ai tributi, si era investito molto sull’Ufficio tributi anche dal punto di vista del personale e delle dotazioni tecnologiche. Inoltre, ero riuscito ad avviare, dopo tantissimi anni, il servizio delle letture dei contatori idrici, per il tramite di personale interno al comune, consentendo allo stesso ufficio di compilare puntualmente i ruoli idrici. Con Delibera n.276 del 21/12/2016, ero riuscito a far attribuire specifiche e singole responsabilità al personale in carico all’ufficio tributi. Si erano suddivisi i ruoli da riscuotere in due tipologie: grandi evasori/morosi e piccoli morosi. Si era avviata la ricostituzione della banca dati tributaria comunale. Avevo concretizzato, per la prima volta nella storia del nostro Ente, il pagamento di tutti i tributi comunali, tramite POS, presso l’ufficio tributi ed avevo varato il PEG (Piano Esecutivo di Gestione), tramite il quale erano stati fissati, per tutti i responsabili degli uffici comunali, degli obiettivi di gestione e finanziari, con le varie dotazione economiche di entrata e di spesa.
Il descritto “sfacelo” tributario, si badi bene, è evidente che non èstato dovuto solo dal mancato pagamento dei tributi da parte dei cittadini ma, è lampante che deriva, principalmente, da una gravissima carenza di programmazione, di indirizzo, di controllo politico-amministrativo, da parte del Sindaco, della Giunta Comunale e dell’Assessore ai tributi, che scientificamente hanno smembrato gli uffici comunali e non parlo solo di quello finanziario-tributario.
Nel caso della riscossione del servizio idrico, infatti, il Comune non ha inviato ai cittadini neanche le “bollette” da pagare ed, invece, nella circostanza della TARI, gli avvisi di pagamento sono stati notificati, all’ultimo momento, nel periodo dell’anno meno indicato, a più alta concentrazione di scadenze fiscali e tributarie ed a ridosso delle festività natalizie. Di conseguenza, molti cittadini non hanno avuto la capacità reddituale di poter pagare le pretese tributarie.
Quando accadevano queste cose, dove erano gli Amministratori della maggioranza? Di cosa si occupavano? Quali provvedimenti hanno intrapreso? Eppure, il personale comunale c’era ed anche in numero abbastanza soddisfacente nella dotazione organica dell’Ufficio tributi.
Le percentuali di riscossione dell’IMU e della TASI (TRIBUTI IN AUTOLIQUIDAZIONE!), dimostrano chiaramente che i cittadini, quando hanno regole e scadenze certe, pagano i tributi comunali.Non siamo un popolo di evasori ma vogliamo soltanto chiarezza e giustizia!
Quali conseguenze ha prodotto la raccolta differenziata in termini di minori costi per la spesa del servizio e quindi di minori tariffe per i cittadini?
Per alcune tipologie di entrate comunali, come quelle derivanti dal servizio IDRICO, il cittadino si aspettava di ricevere in cambio un’offerta di servizi quantomeno normale, nel caso della spazzatura (TARI), invece, ci si attendeva un abbattimento del costo della “bolletta” in proporzione alla minore spesa, che il comune avrebbe dovuto affrontare per l’inferiore conferimento in discarica.
Nulla di ciò si è concretizzato! E questo non rappresenta un fallimento?
È evidente che, questo contesto dimostra non solo l’inefficienza dell’attuale Giunta Comunale ma anche la carenza di fiducia dei cittadini verso l’Amministrazione Comunale.
In questi anni, l’amministrazione (I)Greco, in aperta violazione di quanto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali e delle regole sulle procedure del dissesto, non è riuscita a coprire neanche il costo deifondamentali servizi comunali. Si vedano, solo a titolo d’esempio, i disavanzi in bilancio nel servizio per la gestione dei rifiuti, nel servizio idrico, o quello della mensa scolastica che ha chiuso, nel 2018, con una perdita di € 60.783,67.
Tutto ciò, tra l’altro, in aperta violazione degli impegni presi con il Bilancio Stabilmente Riequilibrato scaturente della procedura di Dissesto, approvato e concordato con il Ministero e la Corte dei Conti.
I soldi pagati dai Cariatesi e dai contribuenti sono serviti, invece, afinanziare le enormi “falle” del bilancio comunale, create dalla attuale maggioranza comunale, per alimentare le tante ed inarrestabili spese correnti, evitabili, inutili e clientelari che, invece di diminuire, sono aumentate.
Obbligo dell’Amministrazione comunale è quello di risanare il bilancio comunale, non quello di peggiorarne le risultanze senza alcuna speranza per il futuro.
L’autonomia tributaria, finanziaria, patrimoniale, statutaria e regolamentare che, la Costituzione e la legislazione nazionale hanno conferito ai Comuni, più volte citata nel corpo del testo della delibera di esternalizzazione dei tributi all’ex Equitalia, approvata nell’ultimo Consiglio Comunale di Cariati, dovrebbe essere utilizzata dagli Enti Locali come una opportunità e non come un problema del quale “lavarsi le mani” e sbarazzarsi, rinnegandola e restituendola allo Stato, solo perché, come nel caso della DIS-Amministrazione Comunale di Cariati, non si è in grado di ben gestirla ed applicarla.
L’attuale situazione politico-amministrativa di Cariati, per opera dell’attuale maggioranza, sta producendo soltanto un imbarbarimento della convivenza civile e democratica e si sta concretizzando, in una grave perdita di tempo per il rilancio della nostra cittadina, i cui problemi continuano ad aggravarsi in maniera irrecuperabile. Ecco perché l’unica soluzione possibile è quella delle immediate dimissioni restituendo ai cittadini il diritto di pretendere un futuro migliore:
DIMISSIONI SUBITO!
CARIATI 05/06/2019
DOTT. Francesco COSENTINO
COMMISSARIO CITTADINO FORZA ITALIA – CARIATI