In località Santa Caterina, al di sopra della Statale 106
di Maria Scorpiniti
CARIATI – Sequestrata una vasta area adibita a discarica abusiva in località Santa Caterina di Cariati. L’operazione è stata condotta dai carabinieri della locale Stazione, durante il servizio ispettivo volto ad individuare le cause dell’alluvione che il 12 aprile scorso ha nuovamente devastato la contrada Santa Maria e, questa volta, anche la zona Petraro.
Nell’area, piuttosto estesa, che comprende l’alveo del torrente Santa Caterina, situata a sud della città, è stata interrata una grande quantità di rifiuti, tra cui molti di tipo pericoloso.
Il sequestro è stato effettuato nei giorni seguenti l’alluvione, avvenuta dopo appena mezz’ora di pioggia battente, che però è bastata per causare una nuova invasione di acqua e fango nei terreni e presso le abitazioni dei residenti delle suddette contrade, ormai stremati e scoraggiati per il ripetersi del disastroso evento. In ottobre, infatti, avevano dovuto sopportare ben due alluvioni e il faticoso e oneroso impegno di ricostruire laddove la furia del maltempo aveva provocato devastazione e danno.
Da quanto si è appreso, sono in corso serrate indagini da parte, delle forze dell’ordine, per individuare le responsabilità del grave scempio ambientale e del dissesto idrogeologico che si è venuto a creare impedendo il naturale corso del torrente Santa Caterina che attraversa le zone più colpite dall’alluvione: contrada Petraro, al di sopra della Statale 106, dove sorgono un importante centro di riabilitazione, un cantiere navale e varie imprese e attività agricole; contrada Santa Maria, zona di turismo residenziale, abitata anche da molta gente del luogo.