Carissimi Cittadini, quando sette anni fa giunsi a Cariati, vidi un borgo antico e nuovo, con strade e stradine che, nella parte alta grondavano di Storia e antiche Genti, sembrava una Rosa bellissima e profumata e me ne innamorai. In questi sette anni ho colto l’animo della gente di Cariati, la semplicità, l’operosità, la generosità, l’ospitalità e la gentilezza e queste qualità, adesso che mi accingo a lasciare questa cittadina, mi inducono ad avere qualche remora a ritornare al mio “paese”. Ma il “Richiamo della Foresta” che mi attrae e che certe notti, nel silenzio più totale e nell’attesa di prendere sonno, sentivo lontano e gemente, ha completato il suo compito e adesso bussa prepotente alla porta della mia vita. Dopo sette anni durante i quali ho respirato la vostra stessa aria sento il “diritto” di dire a voce alta “Cari Concittadini” e lo dico col cuore di chi lascia una cosa amata. Lo dico ringraziandoVi per l’accoglienza, la tolleranza e l’affettuosità che in tante occasioni ho letto nei Vostri occhi; sono tanti sette anni, ma sono anche pochi, adesso mi accorgo che sono volati in un soffio e penso a cosa avrei potuto e dovuto fare di più, ma indietro non si può tornare. C’è sempre una punta di emotività quando giunge il momento dei saluti e questa volta, per me, tanti sono i motivi che ne amplificano la dimensione: potrò mai dimenticare un periodo di tempo così lungo in cui quotidianamente sono state affrontate problematiche sempre nuove, talvolta semplici altre complesse? o potrò scordare quelle esperienze nascenti da rapporti umani e professionali curati, gestiti e vissuti giornalmente?
No, i momenti di questo periodo speciale non si potranno mai dimenticare. Non voglio continuare con un tono che può apparire retorico e melenso, ritengo doveroso affermare che ho dedicato in questi sette anni trascorsi tra Voi il mio maggior impegno, ho cercato di trasmettere costantemente il mio attaccamento al dovere ed alla legalità, ho cercato di compiere il mio dovere con tutte le contraddizioni che il mio lavoro può comportare, ho dato quello che avevo e quello che potevo: la mia professionalità ed ho ricevuto una straordinaria testimonianza di umanità ed un’esperienza che mi accompagnerà per il resto della vita.
Mi son reso conto, anche, che non si può e non si deve cogliere solo l’aspetto romantico della vita ed una Rosa, anche la più bella e profumata, riserva nel proprio stelo pungenti e dolorose spine . . . è la vita, quella reale.
E la vita continua, continua lasciando in me una traccia profonda ed incancellabile. In quest’ultimo periodo ho avuto l’onore ed il privilegio di essere nominato Comandante f.f. del Corpo di Polizia Municipale, ed è ad essi, ai Vigili Urbani, che per primo rivolgo il mio saluto, a loro, alle Forze dell’Ordine, alle Autorità Religiose, alle Associazioni di Volontariato che sono state accanto a me ed alla Città di Cariati, e poi un caro e grato saluto all’Amministrazione Comunale ed a tutti i Dipendenti ed infine a Tutti i Miei Concittadini. Grazie per questi sette anni in questa Città nella quale sono arrivato come ospite e dalla quale mi separo lasciando Amici. Grazie cari Concittadini.
Cariati, ottobre 2017
Dott. Fabio D’Agostino
(Foto Ignazio Russo)